L'ultimo comunicato stampa dell'Autorità di Bacino del Fiume Adige è stato fatto il 17 agosto 2009.
COMUNICATO STAMPA DEL 17/08/2009
Con riferimento all’articolo pubblicato sull’Arena di Verona del 20 giugno relativo alla siccità, l’Autorità di Bacino del fiume Adige comunica che, nonostante il persistere del periodo di carenza di precipitazioni verificatosi nell'ultima settimana, la situazione relativa alla disponibilità idrica nell’ambito del bacino di competenza non è da considerarsi preoccupante. Indice della suddetta disponibilità è ottenuto dal volume idrico complessivo disponibile sul territorio che ha registrato, nell’ultima settimana, un aumento superiore al 5%. Al momento, quindi, non siamo in quella fase di allarme denunciato da Cia nella propria nota del 19 giugno ma, piuttosto, nella fase di semplice attenzione che vede il nostro personale tecnico impegnato nel monitorare costantemente l’andamento dei parametri fondamentali per la determinazione della disponibilità idrica, quali le portate fluviali, le precipitazioni e lo zero termico. Da un confronto con gli stessi dati raccolti nella passata stagione estiva, caratterizzata da un’ottimale gestione ed oggetto di plauso degli operatori di settore (agricoltori, enti gestori degli invasi, società di distribuzione dell’acqua potabile ecc. ) si evince, ad oggi, un migliore andamento degli accumuli di risorse idriche che fa ben sperare per il proseguo della stagione. Chiaramente il perdurare dell'assenza di precipitazioni, unito allo scioglimento dell’abbondante riserva di neve ed ad una non ottimale gestione degli invasi, potrebbe determinare nell’arco di non meno 20 giorni una situazione di criticità idrica che oggi non è possibile prevedere.
dr Nicola Dell’Acqua
COMUNICATO STAMPA DEL 12/12/2008
Il giorno 24 novembre presso il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio a Roma si è riunito il Comitato Istituzionale dell'Autorità di bacino dell'Adige (organo decisionale dell’Ente presieduto dal Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio). Erano presenti i sottosegretari on. Roberto Menia, on. Francesco Maria Giro, on. Giuseppe Maria Reina, dott. Guido Bertolaso ed il dr. Flavio Silvestrin assessore della Regione del Veneto. Molti i temi trattati sia di carattere tecnico ed ingegneristico che di carattere amministrativo per un odg di 9 punti. In sintesi tre sono stati gli argomenti di maggior importanza affrontati dal Consesso. Il primo riguarda le linee guida per il recupero naturalistico e morfologico del tratto Pontoncello – Tombazosana del fiume Adige. Lo studio, che ha condotto all’elaborazione di tali linee guida, si è concentrato sull’allontanamento dell’alveo del fiume dagli argini i quali, in tale tratto, risultano in buona parte in froldo (è un argine posto a diretto contatto con il flusso della corrente e, quindi, elemento di potenziale pericolo in quanto esposto agli effetti erosivi dei flussi idrici). Simulazioni sviluppate dai tecnici dell’Autorità di Bacino del Fiume Adige, usando sofisticati modelli matematici, forniscono indicazioni di una sufficiente stabilità dell’intervento proposto di spostamento e di ricalibratura dell’alveo nel tempo. Ma accanto all’aspetto prettamente idraulico di messa in sicurezza del fiume di grande rilievo è il fatto che l’intervento comprende anche la realizzazione del recupero naturalistico del corso d’acqua. È prevista, infatti, la valorizzazione della zona attraverso la costruzione di un parco detto del Pontoncello e di una pista ciclabile che permetteranno di creare una zona ricreativa di diretta fruizione da parte della popolazione. Non solo, detto progetto è destinato a non rimanere isolato diventando un’attività pilota finalizzata ad una successiva azione coordinata ed integrata di recupero dell’intero tratto di fiume veneto a valle dello sbarramento di Pontoncello. Tenuto conto della complessità delle indicazioni di intervento che sono proposte, il Comitato Istituzionale ha ritenuto opportuno, inoltre, delegare il Segretario dr. Dell’Acqua Nicola d’intesa con la Regione del Veneto, ad approfondire gli aspetti economici delle medesime indicazioni. Secondo punto all’ordine del giorno ha riguardato il processo di definizione del bilancio idrico superficiale di primo livello mirato alla ricerca di equilibrio finalizzato alla tutela quantitativa e qualitativa dell’acqua tale da consentire un consumo idrico sostenibile e concorrere al raggiungimento degli obiettivi di qualità ambientale definiti nel piano di tutela delle acque. Il lavoro svolto dalla Segreteria Tecnica dell’Autorità di Bacino dell’Adige, che corrisponde alla prima fase del progetto, è finalizzato a presentare un quadro conoscitivo della situazione esistente ed è il necessario passaggio per la definizione di un modello matematico che sarà di particolare importanza anche per le attività che potranno essere attivate nelle condizioni di carenza idrica che spesso caratterizzano anche il fiume Adige. Come ultimo argomento tecnico si è affrontato lo studio delle perimetrazioni delle aree allagabili associate ad eventi pluviometrici estremi e la delimitazione delle corrispondenti fasce di pertinenza fluviale, fondamentale attività di pianificazione territoriale per la definizione di procedure di protezione civile da attivare quando si manifesta una situazione potenzialmente pericolosa. La perimetrazione non deve essere considerata un dato statico ma soggetto all'aggiornamento anche a seguito di studi ed analisi di dettaglio promossi o svolti dai Comuni, mediante varianti non formali di piano, così come disposto dall’iter individuato dall’articolo 5, comma 16, delle norme di attuazione del Piano stralcio per la tutela dal rischio idrogeologico del bacino del fiume Adige - Regione del Veneto. Ed è quanto si è verificato sul torrente Fibbio nel comune di San Martino Buonalbergo e sul torrente Tasso tra i comuni di Caprino, Cavaion ed Affi. La nuova perimetrazione è stata fissata sulla base di uno studio di dettaglio verificata anche con le strutture tecniche della Regione del Veneto ed è già divenuta operativa a seguito della pubblicazione dello specifico avviso sulla Gazzetta Ufficiale.
Il Segretario Generale
dr Nicola Dell’Acqua
COMUNICATO STAMPA DEL 24/11/2008
L’Autorità di Bacino Nazionale del Fiume Adige è lieta di invitarvi alla consultazione del nuovo Sistema Informativo territoriale del Bacino dell’Adige (SIBA) in ambiente web all’indirizzo http://www.bacino-adige.it/webgis.html. Realizzato completamente in ambiente OpenSource, tramite Mapserver e Pmapper (programmi che permettono la visualizzazione dei dati territoriali in ambiente web), nell’ambito della condivisione delle banche dati cartografiche realizzate all’interno dell’Autorità di Bacino Nazionale del Fiume Adige, ha lo scopo di divulgare e, quindi, permettere la consultazione degli aspetti conoscitivi del bacino idrografico dell’Adige a chiunque (aziende, scuole, studenti, studi tecnici e semplici cittadini che vogliono avvicinarsi alle Istituzioni). Non appena visualizzata la pagina internet del WebGIS, la consultazione si presenta di facile lettura ed interazione. Il sistema WebGIS contiene, infatti, in apposita toolbar, tutti quegli strumenti (pan, zoom, selezione, identifica, vista precedente e successiva…) che corredano le applicazioni GIS standalone. Sempre nella toolbar troviamo lo strumento Tooltip che permette di visualizzare a video le informazioni alfanumeriche relative ad un specifico strato informativo sul quale viene puntato il mouse. Le trasparenze possono essere facilmente impostabili tramite appositi slider. Lo strumento consente di effettuare ricerche sui dati alfanumerici di ogni tematismo vettoriale e l’accesso alle relative informazioni. Le operazioni di stampa e di download completano la consultazione del servizio. È stato predisposto, infine, un manuale informativo, facilmente scaricabile, quale strumento di ausilio nella consultazione. Per ogni eventuale informazione si prega di far riferimento al dr. Lazzeri Fabio (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.) ed al dr. ing. Giovannini Michele (michele.giovannini@bacinoadige. it).
dr Nicola Dell’Acqua
COMUNICATO STAMPA DEL 07/08/2008
Il seguente comunicato stampa per puntualizzare la situazione della disponibilità idrica nel Bacino del fiume Adige. Il volume invasato, ad oggi, è prossimo all’80% della capacità totale, valore di poco inferiore al massimo registrato durante il periodo di riferimento (1997 2007) con una differenza rispetto alla media dello stesso periodo pari a circa 40 milioni di mc di acqua in più e di ben 85 milioni di mc rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Ad oggi abbiamo avuto un’estate tendenzialmente piovosa cosa che, unita ai dati sopra riportati degli invasi ci permette di affermare che ci troviamo in una situazione idrica migliore rispetto agli anni passati. Il nostro Staff Tecnico, analizzati i significativi dati in possesso, ha predisposto una proiezione dell’andamento delle portate del fiume Adige nel periodo più critico dell’estate che coincide con la settimana del ferragosto, caratterizzata da un minore rilascio di acqua dalle centrali idroelettriche in funzione dalla minore richiesta di energia da parte degli insediamenti industriali. Si evince una situazione di tranquillità: sarà scongiurata la risalita del cuneo salino, quel fenomeno che andava, fra l’atro, a compromettere l’approvvigionamento di acqua anche ad uso potabile ed agricolo con possibile pregiudicazione delle falde acquifere.
Il Segretario Generale
dr Nicola Dell’Acqua
COMUNICATO STAMPA DEL 15/05/2008
Torrente Tasso – Canale scolmatore per la messa in sicurezza dell’abitato di Affi
Dopo l’evento dell’ottobre 1992, che ha causato ingenti danni nei territori interessati dal torrente Tasso, la Regione Veneto si è impegnata nella realizzazione di una serie di interventi idraulici per mettere in sicurezza il territorio. L’Autorità di Bacino dell’Adige ha effettuato, in queste zone, uno Studio di Fattibilità per l'Individuazione delle Opere necessarie alla Mitigazione del Pericolo Idraulico. Lo “Studio di fattibilità per il nodo idraulico del Tasso” si configura quale approfondimento conoscitivo e di metodologia scientifico–tecnica degli allegati tecnici del Piano stralcio per la tutela dal rischio idrogeologico Bacino dell’Adige – Regione Veneto. Sui risultati di tale approfondimento il Comitato tecnico dell’Autorità di bacino ha espresso parere favorevole e quindi il Comitato Istituzionale, con propria delibera n. 3/2007 del 19.06.2007, ha approvato il programma degli interventi contenuto nello Studio. Sinteticamente le opere di mitigazione previste nello Studio sono le seguenti: - depensilizzazione dell’alveo del Tasso fra il ponte delle Acque e la località Platano nel Comune di Caprino Veronese; - realizzazione di una prima cassa di laminazione in località Boschi (a monte di Caprino); - realizzazione di una seconda cassa di laminazione in località Montesei (tra Caprino ed Affi); - completamento di un canale di gronda preesistente per trasformarlo in canale scolmatore che metta in sicurezza il centro di Affi, in grado di veicolare una portata d’acqua di circa 20 m3/s. Il Genio Civile di Verona (Regione Veneto) ha già realizzato nel corso degli ultimi anni interventi di depensilizzazione nel tratto fra Affi e Caprino per un importo totale dei lavori di circa 2 milioni di euro. Nell’ultimo evento di pioggia intensa di fine novembre 2007, in cui sono caduti 130 mm in 3 giorni, si sono potuti verificare i benefici dei lavori eseguiti. La realizzazione del canale scolmatore sta per concretizzarsi grazie ad una intensa attività di collaborazione fra tutti i portatori di interesse (stakeholders) sia pubblici che privati. Infatti, nel rispetto della Direttiva Europea sulle Acque 2000/60/CE, attraverso il processo partecipato sono state individuate soluzioni condivise in grado di dare benefici sia alla componente pubblica che a quella privata. I privati si sono impegnati a realizzare il completamento del canale scolmatore su proprio terreno e poi a cederlo al Comune che gestirà il canale stesso ed i manufatti di regolazione avvalendosi del Gruppo di Protezione Civile. Grazie al canale scolmatore, l’abitato di Affi viene messo in sicurezza rispetto ad eventi di pioggia molto intensa che si verificano mediamente ogni 30 anni, mentre per tempi di ritorno superiori (100 e 200 anni) sarà necessario realizzare le casse di espansione individuate nello Studio dell’Autorità di Bacino. Sul nostro sito, all’indirizzo www.bacino-adige.it, è possibile vedere una serie di foto relative all’evento di fine novembre dell’anno scorso ed un video con i risultati di una simulazione, elaborata dai nostri tecnici, delle esondazioni che si verificherebbero ad Affi in caso di piena centenaria in assenza dello scolmatore.
Il Segretario Generale
dr Nicola Dell’Acqua
COMUNICATO STAMPA DEL 22/01/2008
La struttura tecnica dell'Autorità di Bacino del fiume Adige continua nel lavoro di monitoraggio delle grandezze idrologiche che permettono di valutare la disponibilità di risorsa idrica nel territorio di competenza. Gli ultimi dati disponibili relativi al volume invasato nei bacini artificiali destano qualche preoccupazione poiché il valore è inferiore sia a quanto registrato l’anno scorso sia al valore medio del periodo. Infatti, ad oggi, la percentuale di volume invasato è di circa il 50% del totale invasabile (250 milioni di metri cubi su un totale di poco meno di 500 milioni di metri cubi), un anno fa il valore era di 373 milioni di metri cubi pari al 75%. Per quanto riguarda la riserva naturale, ossia gli accumuli nevosi presenti nella parte montana del bacino, la situazione è invece meno allarmante di quella di un anno fa ed è in linea con le precipitazioni nevose del periodo. Le portate, pur essendo al di sotto della media del periodo, sono migliori di quelle di un anno fa, ad oggi, a Boara Pisani, le portate del fiume Adige si attestano sui 100 m3/s contro una media storica di circa 160 m3/s ed un valore relativo ad un anno fa di poco più di 80 m3/s. Le temperature sono in linea con i valori medi del periodo. Riassumendo la situazione di carenza idrica all’interno del bacino del fiume Adige non può considerarsi chiusa.
Il Segretario Generale
dr Nicola Dell’Acqua
COMUNICATO STAMPA DEL 09/05/2007
L’Autorità di Bacino del fiume Adige comunica che in data odierna, presso la propria sede in piazza Vittoria a Trento, si è tenuta la prima “cabina di regia” per gestire la possibile crisi idrica del fiume Adige. Ampia è stata l’adesione: al consesso hanno partecipato tutti i portatori di interessi. Erano presenti le Province Autonome di Bolzano e Trento, la Regione Veneto, i gestori dei bacini artificiali, i rappresentanti dei Consorzi Irrigui e degli Acquedotti ed, infine, il Corpo Forestale dello Stato. La necessità della convocazione è scaturita dall’anomalo andamento climatico del quale tutto il Nord Italia è stato interessato e che ha determinato anche lo stato di emergenza idrica dichiarato dal Consiglio dei Ministri venerdì 4 maggio. La situazione del fiume Adige tuttavia, pur essendo difficile, non appare compromessa. Il volume idrico invasato è superiore al 40% di quanto i bacini sono in grado di contenere, dato ben al di sopra della media stagionale. È però necessario che tutti i gestori ed i consorzi si adoperino affinché, sacrificando il proprio interesse, venga fatto un uso ottimale della preziosa acqua disponibile. Ed è quanto è emerso durante la riunione: tutti i partecipanti hanno garantito la propria ampia adesione. Sia i gestori dei bacini artificiali che i consorzi pianificheranno le proprie attività con cadenza settimanale permettendo al gruppo di coordinamento composto dai tecnici provinciali, regionali e dell’Autorità di Bacino del fiume Adige di prevedere e prevenire eventuali momenti di crisi idrica. Questi accorgimenti dovrebbero permettere il mantenimento del sistema Adige tale da garantire il necessario apporto idrico richiesto dai cittadini, dall’ambiente e dall’agricoltura. Naturalmente, accanto agli sforzi dal gruppo di coordinamento ed ai sacrifici dei portatori di interessi, è necessario che anche il clima dia una mano offrendo, nei giorni a venire, una stagione meno avara di acqua.
Il Segretario Generale
dr Nicola Dell’Acqua
COMUNICATO STAMPA DEL 30/10/2006 (Scarica in formato PDF)
L’Autorità di Bacino del fiume Adige comunica che, sulla Gazzetta Ufficiale – Serie Generale n. 245 del 20 ottobre 2006, è stato pubblicato il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 aprile 2006 di approvazione del Piano stralcio per la tutela del rischio idrogeologico del bacino idrografico del fiume Adige – Regione Veneto adottato ai sensi dell’art. 18 della legge 183/89, dal Comitato Istituzionale di quest’Autorità con deliberazione nr. 01/2005 datata 15 febbraio 2005. L’efficacia del decreto decorre dal giorno successivo alla pubblicazione e, quindi, dal 21 ottobre 2006. Con tale data cessano l’efficacia, naturalmente, tutte quelle misure a carattere provvisorio adottate dal Comitato Istituzionale nella medesima delibera nr. 01/2005. Scopo del piano stralcio è la tutela del bacino veneto dell’Adige dal rischio idrogeologico e si concretizza in primis nell’individuazione e nella perimetrazione delle diverse categorie di aree di pericolo e di rischio e, conseguentemente, nella formazione di norme di attuazione e prescrizioni e nella programmazione preliminare degli interventi per la prevenzione ed il controllo dei rischi. Gli elementi salienti del piano stralcio possono essere riassunti nei seguenti punti: - l’individuazione delle aree vulnerabili per esondazioni, frane o colate detritiche; - gli elementi a rischio rilevati in ciascuna area vulnerabile, nonché la valutazione dei relativi danni potenziali con riferimento particolare all’incolumità delle persone, alla sicurezza delle infrastrutture e delle altre opere pubbliche o di interesse pubblico, allo svolgimento delle attività economiche, alla conservazione del patrimonio ambientale e culturale; - la perimetrazione delle aree di pericolosità idraulica; - la perimetrazione delle aree a rischio idraulico, da frana e da colata detritica; - le opportune indicazioni relative a tipologia e programmazione preliminare degli interventi di mitigazione o eliminazione dei rischi; - le norme di attuazione e le prescrizioni per le aree di pericolosità idraulica e per le aree a rischio da frana e da colata detritica. Ad ulteriore affinamento di questo importante strumento di prevenzione l’Autorità di Bacino del fiume Adige ha intrapreso anche uno studio del pericolo idrogeologico connesso con i fenomeni di dissesto da versante, le frane, utilizzando la metodologia sviluppata dall’ufficio Bundesamt für Umwelt, Wald und Landschaft (BUWAL) della Confederazione Elvetica (il metodo svizzero). Scopo di tale approccio è la valutazione della pericolosità delle frane su tutti i dissesti censiti. Per un approfondimento è possibile consultare gli elaborati del Piano sul sito internet dell’Autorità di Bacino del fiume Adige all’indirizzo www.bacino-adige.it.
Il Segretario Generale
dr Nicola Dell’Acqua
COMUNICATO STAMPA DEL 27/10/2006 (Scarica in formato PDF)
L’Autorità di Bacino del fiume Adige comunica che, sulla Gazzetta Ufficiale – Serie Generale n. 245 del 20 ottobre 2006, è stato pubblicato il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 aprile 2006 di approvazione del Piano stralcio per la tutela del rischio idrogeologico del bacino idrografico del fiume Adige – Regione Veneto adottato ai sensi dell’art. 18 della legge 183/89, dal Comitato Istituzionale di quest’Autorità con deliberazione nr. 01/2005 datata 15 febbraio 2005. L’efficacia del decreto decorre dal giorno successivo alla pubblicazione e, quindi, dal 21 ottobre 2006. Con tale data cessano l’efficacia, naturalmente, tutte quelle misure a carattere provvisorio adottate dal Comitato Istituzionale nella medesima delibera nr. 01/2005. Scopo del piano stralcio è, in buona sostanza, la tutela del bacino veneto dell’Adige dal rischio idrogeologico e si concretizza in primis nell’individuazione e nella perimetrazione delle diverse categorie di aree di pericolo e di rischio e, conseguentemente, nella formazione di norme di attuazione e prescrizioni e nella programmazione preliminare degli interventi per la prevenzione ed il controllo dei rischi. Gli elementi salienti del piano stralcio possono essere riassunti nei seguenti punti: - l’individuazione delle aree vulnerabili per esondazioni, frane o colate detritiche; - gli elementi a rischio rilevati in ciascuna area vulnerabile, nonché la valutazione dei relativi danni potenziali con riferimento particolare all’incolumità delle persone, alla sicurezza delle infrastrutture e delle altre opere pubbliche o di interesse pubblico, allo svolgimento delle attività economiche, alla conservazione del patrimonio ambientale e culturale; - la perimetrazione delle aree di pericolosità idraulica; - la perimetrazione delle aree a rischio idraulico, da frana e da colata detritica; - le opportune indicazioni relative a tipologia e programmazione preliminare degli interventi di mitigazione o eliminazione dei rischi; - le norme di attuazione e le prescrizioni per le aree di pericolosità idraulica e per le aree a rischio da frana e da colata detritica. Ad ulteriore affinamento di questo importante strumento di prevenzione l’Autorità di Bacino del fiume Adige ha intrapreso anche uno studio del pericolo idrogeologico connesso con i fenomeni di dissesto da versante, le frane, utilizzando la metodologia sviluppata dall’ufficio Bundesamt für Umwelt, Wald und Landschaft (BUWAL) della Confederazione Elvetica (il metodo svizzero). Scopo di tale approccio è la valutazione della pericolosità delle frane su tutti i dissesti censiti. Per un approfondimento è possibile consultare gli elaborati del Piano sul sito internet dell’Autorità di Bacino del fiume Adige all’indirizzo www.bacino-adige.it.
Il Segretario Generale
dr Nicola Dell’Acqua
COMUNICATO STAMPA DEL 13/09/2006 (Scarica in formato PDF)
La presente per comunicare che, relativamente all’articolo apparso su “L’Arena di Verona” dell’11 settembre a firma del dr. Averardo Amadio, responsabile Parchi e Territorio del Wwf di Verona, riguardante il danno ecologico derivante dalla costruzione e dall’innalzamento degli argini nella zona di Boschetto a sud di Verona, debbono essere precisati i seguenti punti: 1. la competenza della gestione del territorio è demandata esclusivamente alla Regione; 2. compito prioritario dell’Autorità di Bacino del fiume Adige è quello di pianificare gli interventi di mitigazione del rischio idraulico soprattutto nelle aree residenziali e produttive; 3. ogni intervento di mitigazione deve minimizzare la riduzione dei volumi di invaso disponibili per non determinare un eccessivo aumento del rischio a valle dell’intervento stesso. Fermo restando che la soluzione del problema idraulico può essere raggiunta tramite il locale innalzamento degli argini del fiume, si può comunque concordare con quanto affermato dal dr. Amadio che prevede di lasciare che la zona del Boschetto non interessata da abitazioni continui a funzionare quale cassa di laminazione (con tale termine si intende una zona nella quale è possibile dare sfogo al fiume in piena invasandovi ingenti volumi d’acqua).
Il Segretario Generale
dr Nicola Dell’Acqua
COMUNICATO STAMPA DEL 16/08/2006 (Scarica in formato PDF)
L’Autorità di Bacino del fiume Adige comunica che, come preannunciato nello scorso bollettino del 7 agosto, mediante le azioni intraprese, in coordinamento con le Province Autonome di Trento e Bolzano, la Regione del Veneto ed il Ministero dell’Ambiente, la situazione di criticità prevista per il periodo intercorrente tra il dodici ed il sedici agosto è stata contenuta. Infatti sono state mantenute nel corso d’acqua portate sufficienti a coprire le esigenze dell’uso idropotabile, agricolo ed industriale. La portata media giornaliera del fiume alla stazione di rilevamento di Boara Pisani si è mantenuta maggiore di 125 metri cubi al secondo. I tecnici dell’Autorità di Bacino del fiume Adige, superata la fase di preallarme ritengono di ritornare all’attività di semplice attenzione che li vedrà impegnati nel controllare l’andamento dei parametri fondamentali per la determinazione della disponibilità idrica su tutto il territorio del bacino ed in particolare le portate fluviali sull’asta del fiume, le precipitazioni e lo zero termico; attività costantemente assicurata anche in questo periodo caratterizzato dalle vacanze estive. Infine non va dimenticata la grande disponibilità idrica ancora presente nei bacini artificiali che ammonta a 351 milioni di metri cubi, pari al 71% di quanto i bacini sono in grado di contenere.
Il Segretario Generale
dr Nicola Dell’Acqua
COMUNICATO STAMPA DEL 07/08/2006 (Scarica in formato PDF)
L’Autorità di Bacino del fiume Adige comunica che su tutto il territorio di competenza, in funzione della corrivazione superficiale derivante dalle abbondanti precipitazioni dei giorni passati, la disponibilità di acqua risulta essere tale da assicurare, nei prossimi giorni, una portata in alveo sufficiente al consumo umano e al mantenimento degli ecosistemi e tale da scongiurare quella situazione di criticità remotamente prevista nel precedente bollettino. Infatti, nonostante il carattere temporalesco assunto dalle recenti piogge, abbiamo registrato un aumento di acqua nei bacini artificiali di quasi 3 punti percentuali rispetto alla settimana precedente: il 26 luglio avevamo una percentuale di volume invasato rispetto al totale pari al 65,8% ed il giorno 2 agosto la percentuale era salita al 68,5%. Ulteriore conferma del buon andamento della disponibilità idrica per il 2006 ci è data dal confronto con i dati relativi allo stesso periodo dell’anno scorso che vedeva 9 punti percentuali in meno di acqua presente negli invasi corrispondenti a 46 milioni di metri cubi. Va ricordato che il rilascio di acqua da parte dei bacini artificiali è legato alla produzione di energia elettrica, poco richiesta nel periodo di ferragosto per la riduzione dell’attività del settore industriale (maggiore utilizzatore). Questo impone all’Autorità di Bacino del fiume Adige di porre, anche per questa settimana ed a scopo puramente precauzionale, la propria struttura in una condizione di preallarme tale da poter intraprendere, in accordo con le Province Autonome di Trento e Bolzano, la Regione del Veneto ed il Ministero dell’Ambiente, quelle tempestive azioni necessarie per scongiurare la criticità prevista per le giornate comprese tra il dodici ed il sedici agosto.
Il Segretario Generale
dr Nicola Dell’Acqua
COMUNICATO STAMPA DEL 31/07/2006 (Scarica in formato PDF)
L’Autorità di Bacino del fiume Adige comunica che su tutto il proprio bacino di competenza permane una situazione di sostanziale tranquillità di disponibilità idrica. Le abbondanti precipitazioni avvenute a ridosso e durante il precedente fine settimana garantiranno un adeguato apporto di acqua tale da soddisfare tutte le richieste potabili, agricole ed industriali per l’intera settimana corrente, allontanando lo spettro della risalita del cuneo salino. Indicative sono le portate medie giornaliere del fiume in questo periodo pari a circa 180 mc/secondo nella stazione di rilevamento sul ponte di San Lorenzo a Trento ed a circa 140 mc/secondo presso la stazione di rilevamento di Boara Pisani (corrispondente all’ultima derivazione di acqua dal fiume Adige per scopi potabili), nelle stesse stazioni si sono registrate delle punte pari rispettivamente a 220 e 180 mc/secondo. Fattore positivo è che l’effetto delle precipitazioni non si esaurisce con l’esaurirsi dell’evento meteorologico ma si protrae ancora per alcuni giorni in virtù dell’arrivo nel fiume delle acque filtrate dal terreno e rilasciate lentamente (tecnicamente il ”contributo subsuperficiale”). Nonostante questo ed a scopo puramente precauzionale, l’Autorità di Bacino del fiume Adige ha individuato, per la settimana compresa tra il cinque e l’otto agosto, una situazione di criticità tale da attivare tra i propri tecnici la condizione di preallarme.
Il Segretario Generale
dr Nicola Dell’Acqua
COMUNICATO STAMPA DEL 24/07/2006 (Scarica in formato PDF)
L’Autorità di Bacino del fiume Adige comunica che, nonostante il perdurare di una sostanziale carenza di precipitazioni su tutto il proprio bacino di competenza verrà ancora garantita la necessaria disponibilità di acqua. Un’emergenza idrica si riscontrerà alla foce nella sola giornata di martedì 25 luglio. A fronte di possibili e più durature carenze di acqua che potrebbero manifestarsi soprattutto nel mese di agosto, il giorno venerdì 21 luglio presso gli uffici dell’Ente a Trento si è tenuta una riunione informale per affrontare l’emergenza idrica. Vi hanno partecipato tutti quegli organismi sia pubblici che privati che in qualche modo hanno un peso nella gestione della risorsa acqua del fiume Adige e dei suoi affluenti. Alla riunione coordinata dal Segretario Generale dr. Dell’Acqua Nicola erano presenti i rappresentanti delle province autonome di Bolzano e di Trento, della regione Veneto, dei gestori dei bacini idroelettrici e dei consorzi di bonifica veneti. La prima fase ha visto gli intervenuti scambiarsi i dati in proprio possesso propedeutici per il successivo confronto teso ad individuare ogni azione necessaria per prevenire l’emergenza idrica. La riunione si è positivamente conclusa con l’impegno delle parti di fattiva collaborazione mirata al rilascio della disponibilità idrica accumulata ed una maggiore razionalizzazione nell’utilizzo delle derivazioni. L’Autorità di Bacino del fiume Adige garantirà un costante monitoraggio dell’andamento delle portate del fiume al fine di prevenire eventuali carenze. A breve la riunione verrà riconvocata per fare il punto della situazione e per coordinare eventuali azioni. Ci preme sottolineare che i problemi che sorgono per una gestione non razionale della risorsa idrica sono determinati direttamente dalla liberalizzazione del mercato dell’energia elettrica la cui produzione e, quindi, il rilascio dell’acqua nei fiumi, è determinato solo da aspetti meramente economici. Non si può parlare di cattive gestioni di Enti Locali e degli Enti gestori che possono agire solo di fronte all’emergenza. A parere personale del Segretario Generale dell’Autorità di Bacino del fiume Adige è quindi inutile, anzi controproducente, scaricare sugli Enti responsabilità a loro estranee: il problema deve essere ricercato e risolto molto più a monte e, più precisamente, su come è stato improntato negli ultimi anni il sistema economico ed in particolare quella sfera di mercato relativa all’energia elettrica.
Il Segretario Generale
dr Nicola Dell’Acqua
COMUNICATO STAMPA DEL 19/07/2006 (Scarica in formato PDF)
L’Autorità di Bacino del fiume Adige comunica che su tutto il proprio bacino di competenza ad oggi è ancora assicurata una sufficiente disponibilità idrica. Va comunque sottolineato che stiamo assistendo alla naturale diminuzione delle portate dei nostri fiumi determinanti dall’ormai prossimo esaurirsi dello scioglimento delle nevi. Del resto buona parte di questo scioglimento viene intercettato dai canali di gronda, quei corsi artificiali che portano l’acqua ai bacini per la produzione di energia elettrica, lasciando nei fiumi solo quella quantità di acqua necessaria per garantire la qualità dell’ecosistema fluviale. Nella sostanza a fronte del permanere del periodo di siccità potremmo, nel breve periodo, entrare in una fase di deficit idrico caratterizzata da un consumo di acqua superiore a quella naturalmente apportata nel sistema attraverso le precipitazioni e lo scioglimento delle nevi. Come tutti gli anni, quindi, per la fine del mese di luglio e la prima parte del mese di agosto le portate necessarie al mantenimento del sistema Adige verranno assicurate anche grazie al rilascio di acqua da parte dei gestori dei bacini artificiali.
Il Segretario Generale
dr Nicola Dell’Acqua
COMUNICATO STAMPA DEL 12/07/2006 (Scarica in formato PDF)
L’Autorità di Bacino del fiume Adige comunica che su tutto il proprio bacino di competenza permane una situazione di sostanziale tranquillità di disponibilità idrica: la portata dell’Adige rimane tale da garantire l’adeguato soddisfacimento di tutte le esigenze potabili ed agricole e tale da prevenire, inoltre, la risalita del cuneo salino in prossimità della foce. Infatti è perfettamente rientrata anche la situazione di preallarme prevista per la giornata odierna oggetto del comunicato del 04/07/2006. Non solo ma possiamo affermare che, a fronte di un volume idrico complessivo disponibile sul territorio superiore a quello presente nell’anno precedente, possiamo contare su portate superiori ai livelli minimi accettabili tali da permettere una migliore qualità dell’ecosistema fluviale.
Il Segretario Generale
dr Nicola Dell’Acqua
COMUNICATO STAMPA DEL 04/07/2006 (Scarica in formato PDF)
L’Autorità di Bacino del fiume Adige comunica che, anche in virtù delle precipitazioni che hanno interessato nei giorni passati le province di Bolzano e Trento e che hanno determinato una adeguata “corrivazione superficiale” (quel meccanismo che porta l’acqua piovana a riversarsi nei fiumi), la situazione relativa alla disponibilità idrica nell’ambito del proprio bacino anche per la settimana corrente, si presenta sotto controllo. La portata dell’Adige è tale da garantire l’adeguato soddisfacimento di tutte le esigenze potabili ed agricole e da prevenire, inoltre, la risalita del cuneo salino in prossimità della foce oggi inferiore ai 100 metri. Per la giornata di mercoledì 12 luglio si potrebbe verificare una situazione di preallarme determinata dal minore rilascio di acqua da parte degli invasi artificiali durante il prossimo fine settimana. Questo comporterà portate d’acqua prossime ai livelli minimi accettabili ma, cosa ben più importante, senza arrecare disagi agli utenti otterremo un notevole risparmio di risorse idriche strategiche per il proseguo della stagione.
Il Segretario Generale
dr Nicola Dell’Acqua
COMUNICATO STAMPA DEL 26/06/2006 (Scarica in formato PDF)
L’Autorità di Bacino del fiume Adige comunica che, nonostante le precipitazioni non siano tali da assicurare un soddisfacente regime idraulico, la situazione relativa alla disponibilità idrica nell’ambito del bacino di competenza non è da considerarsi preoccupante. Uno degli indici della suddetta disponibilità è ottenuto dal volume idrico complessivo disponibile sul territorio che ha registrato, nell’ultima settimana, un aumento di circa il 9%. Al momento, quindi, non siamo in fase di allarme ma, piuttosto, nella fase di semplice attenzione che vede il nostro personale tecnico impegnato nel controllare costantemente l’andamento dei parametri fondamentali per la determinazione della disponibilità idrica, quali le portate fluviali, i volumi invasati, le precipitazioni e lo zero termico. Questo ci permette di garantire il necessario apporto idrico richiesto dai cittadini, dall’ambiente e dall’agricoltura. Oggi, anche a fronte del progressivo esaurirsi delle riserve nevose, un ulteriore rilascio preventivo d’acqua dai bacini alpini, oltre a non portare benefici a nessuno di coloro che la utilizzano a vario titolo, determinerebbe esclusivamente una grave perdita di risorse idriche fondamentali per combattere un’eventuale emergenza futura.
Il Segretario Generale
dr Nicola Dell’Acqua
COMUNICATO STAMPA DEL 22/06/2006 (Scarica in formato PDF)
L’Autorità di Bacino del fiume Adige comunica che, nonostante il persistere del periodo di carenza di precipitazioni verificatosi nell'ultima settimana, la situazione relativa alla disponibilità idrica nell’ambito del bacino di competenza non è da considerarsi preoccupante. Indice della suddetta disponibilità è ottenuto dal volume idrico complessivo disponibile sul territorio che ha registrato, nell’ultima settimana, un aumento superiore al 5%. Al momento, quindi, non siamo in quella fase di allarme denunciato da Cia e Coldiretti ma, piuttosto, nella fase di semplice attenzione che vede il nostro personale tecnico impegnato nel controllare costantemente l’andamento dei parametri fondamentali per la determinazione della disponibilità idrica, quali le portate fluviali, le precipitazioni e lo zero termico. Questo ci permette di garantire il necessario apporto idrico richiesto dai cittadini, dall’ambiente e dall’agricoltura. Oggi, anche a fronte del progressivo esaurirsi delle riserve nevose, un ulteriore rilascio preventivo d’acqua dai bacini alpini, oltre a non portare benefici a nessuno di coloro che la utilizzano a vario titolo, determinerebbe esclusivamente una grave perdita di risorse idriche fondamentali per combattere un’eventuale emergenza futura. Del resto, da un confronto con gli stessi dati raccolti nella passata stagione estiva, caratterizzata da un’ottimale gestione ed oggetto di plauso degli operatori di settore (agricoltori, enti gestori degli invasi, società di distribuzione dell’acqua potabile ecc. ) si evince un migliore andamento degli accumuli di risorse idriche che fa ben sperare per il proseguo della stagione. Chiaramente il perdurare dell'assenza di precipitazioni, unito allo scioglimento dell’abbondante riserva di neve ed ad una non ottimale gestione degli invasi, potrebbe determinare nell’arco di non meno 20 giorni una situazione di criticità idrica che oggi non è possibile prevedere.
Il Segretario Generale
dr Nicola Dell’Acqua
COMUNICATO STAMPA DEL 21/06/2006 (Scarica in formato PDF)
Con riferimento all’articolo pubblicato sull’Arena di Verona del 20 giugno relativo alla siccità, l’Autorità di Bacino del fiume Adige comunica che, nonostante il persistere del periodo di carenza di precipitazioni verificatosi nell'ultima settimana, la situazione relativa alla disponibilità idrica nell’ambito del bacino di competenza non è da considerarsi preoccupante. Indice della suddetta disponibilità è ottenuto dal volume idrico complessivo disponibile sul territorio che ha registrato, nell’ultima settimana, un aumento superiore al 5%. Al momento, quindi, non siamo in quella fase di allarme denunciato da Cia nella propria nota del 19 giugno ma, piuttosto, nella fase di semplice attenzione che vede il nostro personale tecnico impegnato nel monitorare costantemente l’andamento dei parametri fondamentali per la determinazione della disponibilità idrica, quali le portate fluviali, le precipitazioni e lo zero termico. Da un confronto con gli stessi dati raccolti nella passata stagione estiva, caratterizzata da un’ottimale gestione ed oggetto di plauso degli operatori di settore (agricoltori, enti gestori degli invasi, società di distribuzione dell’acqua potabile ecc. ) si evince, ad oggi, un migliore andamento degli accumuli di risorse idriche che fa ben sperare per il proseguo della stagione. Chiaramente il perdurare dell'assenza di precipitazioni, unito allo scioglimento dell’abbondante riserva di neve ed ad una non ottimale gestione degli invasi, potrebbe determinare nell’arco di non meno 20 giorni una situazione di criticità idrica che oggi non è possibile prevedere.
Il Segretario Generale
dr Nicola Dell’Acqua