REALIZZAZIONE DI UN ESERCIZIO SPERIMENTALE DI ALCUNE DERIVAZIONI D’ACQUA SUL FIUME ADIGE FINALIZZATO ALLA VALUTAZIONE DEL MINIMO DEFLUSSO - SECONDA FASE OTTOBRE 2001 – APRILE 2002



La prima fase di indagini e studi finalizzati alla valutazione del DMV del fiume Adige nel tratto da Mori a Zevio, sviluppatasi nel periodo dicembre 1998 - aprile 2000, ha consentito la messa a punto di un quadro conoscitivo di riferimento sul corso d'acqua e l'esecuzione di alcune elaborazioni preliminari per la valutazione del deflusso minimo vitale. In questa seconda fase, relativa al periodo ottobre 2001 - aprile 2002, sono state verificate le variazioni intervenute nell'assetto ecologico del corso d'acqua (con riferimento in particolare ai parametri influenti sulla valutazione del DMV) nel periodo successivo alla prima fase e sono state affinate le elaborazioni e le stime dei fattori da mettere in conto per definire la regola dei rilasci minimi.
Le nuove indagini hanno consentito pertanto una rappresentazione dello stato ambientale del corso d'acqua consolidatosi nel corso di un prolungato periodo di assenza di criticità quantitativa dei deflussi.  


 

STAFF
 


Autorità di Bacino Nazionale del Fiume Adige
 



PARTNERS

 

A.T.I. fra


 








 



CONTENUTI E OBIETTIVI
 

Nelle stazioni di Mori, Ala, Ceraino, Settimo di Pescantina e Zevio, sono state effettuate le seguenti campagne di misurazione:

  • misure di portata correntometriche (taratura delle applicazioni di modellistica idraulica, taratura delle scale di deflusso, misura degli interscambi con la falda);
  • misure di parametri idraulici: rilevamenti in sito costituiti da mappature di livelli idrometrici, profondità e velocità di deflusso, e dall'osservazione delle caratteristiche granulometriche dei substrati; si tratta di indagini finalizzate alla calibrazione dei modelli idraulici utilizzati per la definizione dei parametri idraulico-strutturali e per l'applicazione del metodo dei microhabitat:
  • rilievi topografici di sezioni d’alveo;
  • misure di livelli piezometrici;
  • monitoraggio dei parametri chimico-fisici e del macrobenthos;
  • indagini sull’ittiofauna: curve di idoneità di temolo e trota marmorata per l’applicazione del metodo dei microhabitat.

L’analisi complessiva delle diverse componenti indagate ha permesso la costruzione di tre diversi scenari costituenti un indirizzo e una proposta per la definizione del DMV che nulla tolgono alla possibilità, da parte del soggetto decisore, di approccio diretto alle curve ADP/portata che rappresentano l'effettivo risultato dell'applicazione del metodo dei microhabitat.
 


  

DOWNLOADS

Nessun documento scaricabile