MODELLO MATEMATICO AFFLUSSI DEFLUSSI 


Negli anni 1195-1997 lo studio ha portato alla ricostruzione, mediante modello matematico, della distribuzione spaziale delle piogge, dei fenomeni di trasformazione afflussi - deflussi e della propagazione delle piene del fiume Adige nel tratto tra Merano e la foce. L'acquisizione dei dati topografici è avvenuto mediante l'uso combinato di mappe digitali del terreno (DTM) e di opportuno software sviluppato dal Dipartimento che ha curato la realizzazione dello studio.

 


 

STAFF

 

 
Autorità di Bacino Nazionale del Fiume Adige
Dott. Geol. Mirco Bozzolan
Ing. Nicola Dell'Acqua

 



PARTNERS




Università degli Studi di Trento - Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale
 


 
CONTENUTI E OBIETTIVI


I principali obiettivi dell’attività sono i seguenti:

  • ricostruzione dell'evoluzione di eventi passati;
  • costruzione di nuovi scenari di intervento nei serbatoi ad uso idroelettrico ai fini della laminazione delle piene, verificando nel contempo l'abbattimento dei colmi di piena lungo il corso del fiume;
  • analisi delle sezioni critiche con possibilità di nuove tarature in funzione del mutamento del territorio e del corso d'acqua.

Il modello è strutturato secondo i seguenti moduli sequenziali che all'occorrenza possono essere esclusi senza per questo comportare interventi da parte dell'utente:

  • modulo delle precipitazioni;
  • modulo dello scioglimento nivale;
  • modulo della pioggia netta;
  • modulo di trasformazione ad afflussi - deflussi (modello di generazione);
  • modello di propagazione (nelle parti di rete che interessano il fondovalle del fiume Adige e dei principali affluenti).

La sequenza logica che porta al calcolo della portata di piena ad una sezione prefissata del bacino richiede il calcolo della distribuzione delle precipitazioni che insistono sul bacino, la loro suddivisione in precipitazioni liquide e solide in funzione delle condizioni meteorologiche e, infine, la definizione della dinamica a cui è soggetta la neve al suolo che culmina con il calcolo del volume utile di deflusso.
Una volta nota la distribuzione spazio - temporale dei volumi d'acqua che complessivamente formano in deflusso è possibile calcolare l'andamento temporale della portata mediante il modello idrologico ad afflussi - deflussi che fa uso dell'idrogramma unitario geomorfologico.
Il modello proposto divide il bacino in parti in cui trova applicazione il modello geomorfologico per la generazione dei deflussi e in parti in cui è applicato il modello di propagazione. Tale situazione si osserva lungo l'asta principale dell'Adige e nei tratti terminali dei principali affluenti (Avisio, Noce e Isarco). Qui, la parte idrodinamica propagatoria del modello riguarda la descrizione in termini matematici e numerici del moto.

 



DOWNLOADS


Nessun documento scaricabile